Rapporto sempre complicato quello tra religioni e marketing, si sa, e un paio di episodi occorsi in questi ultimi giorni stanno lì a dimostrarlo.
La prima notizia viene da Torino, dove l’ostensione della Sindone, prevista per la primavera del prossimo anno, ha finalmente trovato uno degli sponsor: la nota ditta di abbigliamento Robe di Kappa. Nulla di strano, se non che la nota azienda è produttrice dei noti Jesus Jeans, la cui pubblicità fece scalpore una trentina di anni fa. Prodotti che tra l’altro sono ancora in vendita sul sito della Robe di Kappa e pure a saldo, se a qualcuno interessa. Per fortuna che l’azienda torinese si è impegnata a fornire i volontari che presteranno la loro opera per l’ostensione di una giacchetta e non di un paio di mezzi jeans come quelli della foto. Altrimenti a posare lo sguardo sul sacro lino sarebbero rimasti in pochi e le menti dei pellegrini si sarebbero assorte in meditazioni forse diverse da quelle previste dagli organizzatori dell’ostensione.
L’altra notizia riguarda invece il mondo buddhista: avendo problemi con la violazione del copyright (problema che investì tempo fa anche lo yoga) ed avendo constatato che oltre mille marchi contengono la parola “shaolin”, i monaci dello Henan Shaolin Temple, il più grande tempio cinese e mondiale in cui si pratica questa antica arte marziale, sono corsi ai ripari. E lo hanno fatto mutando la loro personalità giuridica e diventando Henan Shaolin Temple Industrial Development Co.
Chissà che una volta o l’altra, per distinguerlo dalle imitazioni, non avremo anche un “Cristianesimo SpA”?
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Non vedevo l’ora di poter rivedere la massima reliquia del cristianesimo…