Sembra davvero difficile vedere il vulcanico Vittorio Sgarbi nei panni del fautore di dialogo, specie di quello religioso. Eppure (a dimostrazione che nulla è impossibile) questa sera verrà inaugurata a Salemi –la cittadina siciliana di cui Sgarbi è sindaco- la prima edizione del Festival Internazionale del Cinema Religioso, da lui fortemente voluto.
Ad inaugurare il festival sarà il cinefilo americano di origini coreane Yongman Kim, il cui archivio filmico costituito da oltre 60 mila titoli da alcuni mesi è ospitato a Salemi dopo che il Comune ha deciso di acquisirne la collezione. Assieme a lui l’attore, scrittore e musicista di origine ebree Moni Ovadia che si esibirà in uno spettacolo dal vivo. Tra gli ospiti che giungeranno a Salemi si segnalano Ugo Gregoretti, Marco Bellocchio e Padre Virgilio Fantuzzi, critico cinematografico de La Civiltà Cattolica.
Il Direttore artistico del Festival, Nicola Ballario, non ha dubbi: ‘Molti si chiederanno perché un festival sulle religioni a Salemi. Innanzitutto per sfatare un falso mito, quello di uno Sgarbi litigioso. In realtà Vittorio è un pacificatore, oserei dire quasi un pacifista per la sua volontà di voler mettere sempre tutti d’accordo, a ogni costo. Per il resto, tutto il festival è incentrato sul botta e risposta tra film. Moni Ovadia verrà a recitare la lettera, ritrovata nel 2003 da “Le Monde”, che Edith Stein mandò a Pio XI predicendo la Shoa. Infine un excursus sul tema della madre. Le madri israeliane e palestinesi, fino a “L’ora di Religione” di Bellocchio”.
Il Festival è organizzato in collaborazione con la rivista Ciak.
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