«Dio oggi. Con lui o senza di lui cambia tutto»: è questo il titolo dell’importante evento che prende il via oggi a Roma per concludersi il 12 dicembre. Organizzato dal Comitato per il progetto culturale della Conferenza Episcopale Italiana, l’appuntamento prende le mosse da un pensiero di Benedetto XVI: “Se Dio manca, se si prescinde da Dio, se Dio è assente, manca la bussola per mostrare l’insieme di tutte le relazioni per trovare la strada, l’orientamento dove andare. Dobbiamo di nuovo portare in questo nostro mondo la realtà di Dio, farlo conoscere e farlo presente”. E’ assimilabile solo in senso lato al classico convegno visto che, come affermato dagli organizzatori, “sono previste alcune relazioni magistrali, ma nelle quattro mezze giornate in cui si articolerà l’evento si terranno anche presentazioni di libri, esecuzioni di brani musicali, esposizioni d’opere d’arte, proiezioni cinematografiche, conversazioni, alle quali partecipano personalità eminenti sia del cosiddetto mondo laico, sia di quello cattolico”.
Nel presentare l’evento, il card. Camillo Ruini, responsabile del progetto culturale, ha sottolineato che su Dio non c’e’ spazio per la neutralità. Nessuno è neutrale, ne’ i credenti, ne’ gli agnostici, ne’ i non credenti. Anche gli agnostici non possono essere davvero indifferenti, finiscono infatti col comportarsi come se Dio non ci fosse. E tuttavia oggi la domanda decisiva rimane quella se Dio c’è o non c’è, nel secondo caso infatti tutti i discorsi su Dio sarebbero illusori. Il convegno, ha detto ancora Ruini, va inteso come un approccio globale e non solo razionalistico al problema di Dio, un approccio che anche culturale e esistenziale. Lo storico Andrea Riccardi, fondatore della comunità di Sant’Egidio, spiega che un’iniziativa del genere sarebbe stata impensabile negli anni Settanta, ma oggi “è finita la stagione dell’ateismo e dell’indifferentismo ottimisti e animati da forza vitale”.
Davvero ricco il parterre dei partecipanti alla quattro giorni di lavori, tra quali vanno segnalati i cardinali Bagnasco e Scola, Massimo Cacciari, Emanuele Severino, Rèmi Brague e Robert Spaemann.
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