Tanti “Capodanno alternativi” in giro per l’Italia

Non solo veglioni e trenini. Gli italiani con la voglia di un Capodanno “alternativo” non hanno che l’imbarazzo della scelta per soddisfare i loro desideri. Ecco qualche esempio.

Il Sermig di Torino propone il suo tradizionale appuntamento di fine anno per riflettere sul tema Nel buio di una grande crisi c’è sempre una luce: i giovani sono il patrimonio dell’umanità. L’incontro inizierà alle 20.30 con il cenone del digiuno; alle 22.30 la tradizionale Marcia della Pace che si concluderà alle ore 24 con la celebrazione eucaristica in Duomo. L’equivalente in denaro del cenone sarà destinato ai progetti di solidarietà del Sermig in Brasile.

L’annuale appuntamento con la Marcia della Pace di Pax Christi è invece quest’anno stato fissato a Palermo. Chi volesse unirsi all’appuntamento da lontano, qui ha a disposizione un libretto in pdf per seguire l’evento.

La Comunità di Sant’Egidio ha invece chiamato i suoi simpatizzanti a raccolta in quel di Firenze. L’appuntamento, però, in questo caso, non è fissato per il 31 dicembre bensì per il 1 gennaio, Giornata mondiale della pace.

Infine, non si può non segnalare l’appuntamento di fine anno organizzato dalla comunità di Taizè. Si tratta di un incontro di preghiera ecumenica e riflessione per accogliere il nuovo anno “andando oltre l’incomunicabilità delle nostre società”.

E ovviamente buon anno a tutti! Il primo gennaio il blog compie il secondo anno di vita, per cui tanti auguri anche a lui!

Buon Natale a tutti in poesia e in immagini

Siamo ormai alle soglie del Natale ed il blog si prende qualche giorno di pausa. Non prima, ovviamente, di aver fatto sinceri auguri a tutti i visitatori, quelli abituali e quelli occasionali. Che il Natale sia per tutti un tempo di serenità, di gioia e di pace.

Per gli auguri, ho pensato di postare una bella poesia di David Maria Turoldo, uno dei pochi capace di parlare di questa festività senza cadere nella retorica. La poesia si intitola, ovviamente:

Natale

Ma quando facevo il pastore
allora ero certo del tuo Natale.
I campi bianchi di brina,
i campi rotti dal gracidio dei corvi
nel mio Friuli sotto la montagna,
erano il giusto spazio alla calata
delle genti favolose.
I tronchi degli alberi parevano
creature piene di ferite;
mia madre era parente
della Vergine,
tutta in faccende,
finalmente serena.
Io portavo le pecore fino al sagrato
e sapevo d’essere uomo vero
del tuo regale presepio.

Ancora auguri a tutti e a rileggerci tra qualche giorno!

(Le immagini a corredo del post sono tratte dalla Natività di Georges La Tour, quanto di più antiretorico possa immaginarsi in campo iconografico relativamente al Natale, quindi adattissime alla bisogna)

Solidarietà in stile 2.0 per le missioni Don Bosco

Avete mai pensato che si può contribuire a fare del bene anche donando un video? L’idea (tra l’altro niente affatto male, specialmente in questo periodo natalizio) è dell’associazione Missioni Don Bosco. L’azione (un perfetto esempio di marketing non convenzionale) consiste nel porre un’annotazione ad un video Youtube (sono preferiti ovviamente quelli con molte visite) aggiungendo al video medesimo il link di uno dei 3 video virali di Missioni Don Bosco. Questi ultimi –molto ben fatti- mostrano rispettivamente come con una donazione di 10 € è possibile costruire una casa, un letto e un banco.

Se la cosa può sembrare macchinosa –ma non lo è- qui è disponibile una descrizione più dettagliata ed è stato aperto anche un apposito gruppo in Facebook.

Solidarietà in puro stile 2.0, insomma.

In ritardo con i regali di Natale? Ecco qualche “consiglio per gli acquisti”

Sono gli ultimi frenetici giorni di acquisti prenanatalizi, siete ancora indietro con i regali e la fantasia non vi soccorre?? Tranquilli, ecco qualche “consiglio per gi acquisti” (ovviamente non sponsorizzato, ça va sans dire).

Per quanto riguarda il campo editoriale, non si può non raccomandare innanzitutto l’ultima fatica del cardinal Martini, quelle Conversazioni notturne a Gerusalemme di cui abbiamo già parlato e che stanno riscontrando un ottimo successo editoriale. È da poco in libreria anche il nuovo libro di Enzo Bianchi, fondatore e priore della Comunità monastica di Bose Il pane di ieri. Storie del tempo che fu –come recita la quarta di copertina- piene di amore per la terra. Da segnalare le bellissime pagine dedicate alla cucina e all’ospitalità (bella anche la copertina su cui spicca la candida barba bianca del monaco). Chi ha apprezzato le precedenti opere di Erri De Luca, apprezzerà anche Almeno 5 (scritto insieme a Gennaro Matino) un’originale incursione nel mondo biblico a partire dai cinque sensi.

Rimanendo nel mondo biblico (ma cambiando genere e passando alla musica) il grande violista catalano (anche se definirlo solo così è riduttivo) Jordi Savall ha mandato da poco nei negozi la sua ultima fatica dedicata alla città santa per antonomasia: Gerusalemme. Gerusalemme. La città delle due paci: la pace celeste e la pace terrestre –questo il titolo della produzione- sarà senz’altro apprezzato dagli amanti del genere.

E terminiamo i consigli con l’arte figurativa. È stato presentato l’altro giorno a Roma (ed è già disponibile in dvd) il film “Il colore dell’amore”, che presenta l’arte di Marko Ivan Rupnik. Qui un’intervista al riguardo.

E che nessuno dica più che non sa cosa regalare.

Sono gli italiani i più religiosi (ma soprattutto nel privato)

L’89 per cento della popolazione italiana si dichiara apertamente “religioso” e il 44 per cento “profondamente religioso”. Questo farebbe dell’Italia il Paese più religioso, secondo un sondaggio svolto dalla fondazione tedesca Bertelsmann-Stiftung. Altri dati sembrano confermare l’analisi: il 55% si reca a messa non meno di una volta al mese e il 47% prega almeno una volta al giorno, l’85% crede nell’esistenza di Dio e il 67% e’ fermamente convinto che vi sia una vita dopo la morte.

Le cose non sono però così semplici. Come fa infatti notare acutamente Marco Tosatti, che allo studio ha dedicato un ampio servizio su La Stampa, “soltanto un soggetto su due dichiara che la fede incide sull”educazione dei figli o sul rapporto con il partner e solo una minoranza del 42% ammette che essa influisce sull”atteggiamento personale nei confronti della sessualità. L’aspetto della vita degli italiani in assoluto meno soggetto all’influenza della fede è l’opinione politica. A tal proposito soltanto il 26% degli interpellati dichiara che la personale visione di Dio e della religione si ripercuote sulle posizioni assunte rispetto alle questioni politiche”.

Insomma, credenti sì, ma soprattutto nel privato, con la conseguenza che la tentazione del “fai-da-te” è sempre dietro l’angolo.

Calendari 2009: da quelli sexy a quelli papali, ma sempre per scopi benefici

“Non è certo stato facile: mi sentivo sicuramente più a mio agio a fare la Madonna”. Beh, dopo qualche post forse un po’ troppo eccessivamente serioso, forse è il caso di prendersi una pausa e parlare di qualcosa di tipicamente in stile “Natale/anno nuovo”: i calendari, per esempio. Anche se la cosa ha il suo lato serio, come si vedrà.

La frase iniziale, per esempio, è stata pronunciata da Emanuela Perna, giocatrice della Sampor, squadra savonese di calcio femminile le cui atlete hanno deciso di realizzare un simpatico calendario in stile sexy-ammiccante, ma niente affatto volgare. E non poteva essere diversamente, visto che la squadra medesima fa capo alla polisportiva legata alla parrocchia di San Paolo della città ligure, il cui don ha quindi dato il via libera all’operazione. Meritoriamente, visto che i proventi saranno devoluti al reparto pediatria del locale ospedale.

Rimanendo in Liguria, decisamente più problemi ha avuto invece l’idea del vulcanico don Gallo, fondatore della Comunità di San Benedetto al Porto,  di realizzare un calendario avente per oggetto le trans genovesi. Pare infatti che qualcuno non abbia affatto preso bene l’iniziativa.

Gli appassionati d’arte apprezzeranno invece senz’altro il calendario delle edizioni Lipa, basato sui bellissimi lavori di Marko Ivan Rupnik di cui parlammo qui. Ecco al riguardo (in PDF) alcune ulteriori informazioni.

E per finire, non si può non citare il calendario per eccellenza. Qui si va decisamente sul sicuro e le polemiche sono troncate sul nascere.

Poco spazio ai programmi religiosi: i vescovi inglesi contro la Bbc

Per una volta, i vescovi cattolici ed anglicani d’Oltremanica hanno trovato rapidamente un accordo. Il medesimo riguarda i programmi religiosi trasmessi dalla celebre e celebrata Bbc, accusata di “non investire a sufficienza in programmi religiosi” e di metterli in onda in “orari poco popolari”. L’accusa congiunta è stata lanciata nel corso del processo di consultazione sulla riforma dell’emittente britannica lanciata da Ofcom, l’autorità che nel Regno Unito sorveglia e controlla il settore delle comunicazioni.

Le accuse dei vescovi non sono affatto vaghe, bensì assai circostanziate: “Mentre uno spettacolo come ‘Friday night with Jonathan Ross’, che ha un’audience settimanale di circa quattro milioni di persone ha ottenuto un contratto di 18 milioni di sterline –affermano infatti- il programma religioso ‘Songs of praise’ che ha livelli di audience simili e va in onda sempre su Bbc1 è considerato un genere che non dà molto profitto”. Ma i vescovi non si fermano alla denuncia, bensì passano anche alla proposta: “Le pratiche religiose hanno una influenza importante su tutti gli aspetti della vita”, affermano infatti, “e gli investimenti in questo tipo di programmi dovrebbe riconoscere la loro importanza”. Parole da sottoscrivere una per una, e non solo in riferimento alla situazione inglese.

Ma visto che là ci troviamo, restiamoci per segnalare un’altra notizia: la proposta di creare sale di preghiera islamica nelle scuole cattoliche; proposta che non mancherà di creare altre polemiche. Di cui ovviamente daremo conto.

A Como libertà di culto in ospedale

Chissà, magari ha influito anche l’atmosfera del Natale ormai alle porte, ma è senz’altro da valutare con favore la svolta islam friendly della Lega, specialmente se paragonata a prese di posizione di un passato neppure troppo lontano.

La buona notizia è che nel nuovo ospedale comasco (in una zona, tra l’altro, in cui la Lega la fa da padrona) oltre alla cappella cattolica che non manca in nessun ospedale, è stata decisa la realizzazione di un’area per il culto e la preghiera adibita a degenti appartenenti ad altre religioni. Compresa quella islamica, appunto.

Una storia tormentata quella della libertà di culto nei luoghi di cura e degenza, con tutti i problemi che ne conseguono. Ad aperture fino a poco tempo impensabili, fanno seguito ogni tanto chiusure che non fanno onore a chi le mette in atto. Ragion per cui la buona notizia che viene da Como è da salutare con favore, a patto che non resti un unicum s’intende.

Torino: arte e spiritualità tra Oriente ed Occidente

Giorni importanti per l’arte, in quel di Torino. Oggi viene infatti inaugurato nel capoluogo piemontese il nuovo museo diocesano. L’esposizione, che ha sede nella chiesa inferiore della cattedrale di San Giovanni Battista, racchiude nelle parole dell’arcivescovo di Torino Severino Poletto, una triplice valenza: simbolica, storica e formale: “Simbolica in quanto racchiude una miriade di significati teologici e spirituali; storica perché prodotta da una comunità rurale o cittadina che ha manifestato l’adesione di fede dei suoi membri e formale essendo autentici capolavori d’arte che riflettono l’evoluzione del gusto e della temperie artistica e storica che li ha prodotti”. C’è da augurarsi che presto il museo si doti di un sito all’altezza della situazione che ne permetta anche una visita virtuale.

Non si può inoltre, in questa sede, tralasciare l’apertura, avvenuta pochi giorni orsono sempre a Torino, del MAO, il Museo d’Arte Orientale. Vista la stretta correlazione esistente in Oriente tra espressione artistica e spirituale, a quest’ultima è riservato largo spazio. A dimostrazione che allorquando Nietzsche definì Torino “la capitale spirituale dell’Oriente”, aveva visto giusto e lontano.

Nel fine settimana musica e spiritualità dal nord al sud d’Italia

È davvero un fine settimana all’insegna del binomio musica e religioni quello che si preannuncia dal nord al sud d’Italia.

A Milano, infatti, prende il via domani l’edizione 2008 dei «La musica dei cieli, voci e musiche delle religioni del mondo» una rassegna di concerti che si tengono nelle Chiese di Milano e dei Comuni del territorio provinciale allo scopo di far conoscere, valorizzare e riscoprire il patrimonio artistico, culturale e religioso dell’area metropolitana milanese. L’attenzione è puntata sulle diverse espressioni religiose nelle culture del mondo, con artisti esponenti delle diverse Chiese, ma anche laici, che rielaborano il patrimonio religioso della propria cultura, compresa quella cattolica.

Spostandoci al sud, ecco che a Oria, nel brindisino, sempre nel fine settimana si svolgerà l’edizione 2008 de “Il canto di Abramo. Festival di musica sacra e religiosa del bacino del Mediterraneo”. Il Festival, affermano gli organizzatori “ non intende soltanto costituire un appuntamento annuale con le grandi tradizioni musicali religiose della cultura abramitica del Mediterraneo ma altresì dare spazio a quelle tradizioni religiose musicali che, pur all’interno dei rispettivi bacini culturali, sono in minoranza e che, strettamente legate alla loro consistenza demografica, operano alla periferia dell’attuale interscambio culturale”.

Davvero due belle occasioni da non lasciarsi sfuggire.