A “Orvieto con gusto” è di scena il cibo dell’anima

Alici di menaica al cacio ricotta, erbe di campo alle paste condite, formaggi e dolci della tradizione e vini Doc e Igt del Cilento: già questi (tra gli altri) sarebbero motivi più che sufficienti per recarsi in visita a Orvieto con gusto, la manifestazione in corso di svolgimento nella cittadina umbra dedicata al cibo di qualità e alla cultura. Ma a queste motivazioni se ne aggiunge un’altra. Domani, nell’ambito della manifestazione, verrà infatti proiettato un film che alla sua uscita ha fatto parlare molto bene di sé: si tratta de Il cibo dell’anima di Piero Cannizzaro, opera che, come dice la scheda di presentazione, vuole dimostrare come tra bisogni corporali e spirituali e tra cibo e spiritualità, ci siano rapporti molto stretti. Per dimostrare ciò, il regista ha visitato la comunità ebraica di Roma, la comunità Valdese della Val Pellice, una comunità di Suore Benedettine di clausura in provincia di Macerata, la comunità di Sikh a Novellara, la comunità Islamica di Torino, e una comunità Buddista di Pisa. Il cibo diventa quindi strumento ed occasione per capire l’altro nelle sue diversità e nelle sue uguaglianze. Un viaggio davvero interessate (e da far venire l’acquolina in bocca).

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