Ci vorrebbe un Osservatorio di Pavia anche per la religione. È il primo pensiero che salta in mente scorrendo l’interessante studio pubblicato nei giorni scorsi negli Stati Uniti e dedicato a quanto e come i media d’Oltreoceano seguono le vicende in materia di religione.
Dopo aver analizzato ben 68.700 notizie pubblicate nel corso del 2009, i ricercatori sono arrivati alla conclusione che esse rappresentavano solo uno striminzito 0,8% del totale delle notizie (percentuale tra l’altro simile a quella ottenuta da altri argomenti quali l’istruzione o l’immigrazione). Percentuale estremamente bassa, ma addirittura inferiore a quella del 2008, quando un analogo studio ne aveva riscontrata una dell’1%. Per avere un termine di paragone, quelle in tema di assistenza sanitaria hanno avuto, nel corso del medesimo arco temporale, una copertura dell’11% totale delle notizie.
Circa due terzi di dette notizie, informa sempre lo studio, si incentrano su storie che hanno avuto luogo negli Stati Uniti mentre solo un terzo originano fuori dei confini nazionali. Le tv via cavo (che negli States hanno un’audience notevole) hanno dato maggior spazio alle notizie che mescolavano tra loro religione e politica, come ad esempio il dibattito seguito all’elezione di Obama ed i suoi rapporti con la fede. Le grandi reti televisive nazionali, dal canto loro, come NBC, CBS e ABC, hanno invece dato maggior spazio ad eventi internazionali, quali la visita del Papa in Medio Oriente o la revoca della scomunica ai vescovi lefebrviani.
Il rapporto analizza anche un importante trend: è destinato a crescere –vi si afferma infatti- il ruolo dei nuovi media come principale luogo deputato a riportare notizie e discussioni intorno alla religione, mentre è destinato a diminuire il numero di coloro che si occupano di tali questioni nei media tradizionali.
Per tornare all’inizio del post, è un peccato che simili accurate ricerche non vengano svolte anche nel nostro Paese.
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Non riesco a scriverti una email (si sa io sono una dislessica del computer…) quindi ti scrivo qui. Mi fa piacere che siamo coetanei!!!!!!
Il post che ho pubblicato è stata una risposta indiretta a tante comunicazioni, che ho ricevuto in vario modo, che riguardavano lo scandalo che sta investendo la Chiesa. Parole amare, piene di odio che, credo, sotto sotto nascondono un amore profondo, parzialmente disatteso.
Così ho cercato di rispondere, di mettere, nel mio piccolo, sulla bilancia le mie delusioni, ma anche la mia inesausta ricerca delle cose che rendono la vita degna di essere vissuta. Sto, insomma, cercando (si intende a modo mio) di seguire il tuo esempio.
Ciao Don Mo
sei un grande
Niki
p.s. sono ottimista. Credo che Qualcuno, lassù abbia deciso di rendere la Chiesa più viva, attiva, al passo con quello che la gente chiede. A volte bisogna ingoiare amaro prima di vedere l’uscita dal tunnel!
Un abbraccione (se posso)
Ma dai, non ci credo che non sai inviare una mail: c’è un bel chiocciolone qui a fianco e basta cliccare lì!
Comunque ricambio l’abbraccio, e auguri 🙂
Mi farò aiutare da Dario. Le email le mando regolarmente ma con le cose da compilare sul tuo chiocciolone probabilmente faccio qualche cosa di sbagliato perché mi dice che non funziona. Dario è bravo con i computer, io, semplicemente, non li capisco!
Ma che dedica che mi hai fatto! Sono commossa! Edith Piaf per me vuol dire anche i miei amati genitori, che, da ragazzi, andavano, con grande scandalo, te lo puoi immaginare, in vacanza a Parigi e la andavano a sentire dal vivo!
Grazie! Hai una gentilezza e una sensibilità rare! Fortunate le persone che ti frequentano!
P.S. Genitori che, giorno dopo giorno, lui medico condotto, lei maestra, con il loro impegno e generosità, testimoniarono, molto più di tanti dominustecum , il Vangelo.
grazie, mi fai arrossire 🙂