Pregare allunga la vita: ora c’è anche la prova scientifica

Una preghiera al giorno toglie il medico di torno. Messa così, sembra semplicemente la parodia un po’ scanzonata di un vecchio detto popolare. Eppure la cosa ha dei seri fondamento scientifici. Uno studio condotto dagli esperti dello Yeshiva College di New York ed i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista specializzata Psychology and Health, ha infatti stabilito l’esistenza di una stretta correlazione tra pratica religiosa e benessere fisico.

In particolare, lo studio ha riguardato 95.000 donne tra i 50 e i 79 anni cui, all’inizio del periodo di monitoraggio, è stata effettuata un’accurata anamnesi personale e familiare. Tenute sotto osservazione per ben sette anni e tenuto conto dei normali fattori di rischio, i risultati dell’indagine scientifica hanno lasciato ben poco spazio ai dubbi: è emerso infatti che quante di loro praticavano con costanza la propria fede, avevano un rischio di mortalità inferiore del 20% se si recavano in chiesa una volta la settimana e del 15% se la pratica era inferiore a quella settimanale.

“Il nostro studio non vuol dire che bisogna andare in chiesa per stare bene e prevenire le malattie –spiega una delle ricercatrici- vuole solo offrire una fotografia del beneficio psicologico che può offrire la religione”.

E comunque, perché no? anche questo può essere un buon motivo per ricordarsi di oltrepassare il sagrato un po’ più spesso.

4 Risposte

  1. Per me pregare è un momento prezioso, ed è meraviglioso quando si riesce a condividere con gli amici i momenti di preghiera. Riesco ad estraniarmi dai miei problemi e li vedo sotto un’altra prospettiva, che mi porta poi a trovare il modo per risolverli. Quindi non mi sorprende affatto il risultato di questo studio!

  2. Giusto. Che poi pensavo: ma perchè mai avranno fatto la ricerca soltanto sulle donne?

  3. Forse pensano che la preghiera sia una cosa più femminile? Nel nostro gruppo di preghiera però ci sono anche maschietti!

  4. Meno male 🙂

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